Il movimento sportivo in Sicilia è ancora in una fase di stallo. Molte attività sono ancora stoppate a causa della curva epidemiologica da Coronavirus che preoccupa, e non poco, l’intera popolazione. Bisogna ricordare che lo sport in Italia rappresenta la terza voce, per importanza, del PIL. Durante il lockdown molte società hanno dovuto fare i conti con la dura realtà che ancora oggi viviamo. Una situazione che lascia il segno negativo nonostante l’aumento del numero di atleti su scala nazionale. Nelle ultime ore anche in Sicilia si cerca di fare un po’ di chiarezza sul possibile ritorno del pubblico negli stadi; le società di calcio, Catania e Palermo, hanno incontrato l’assessore regionale allo Sport Manlio Messina. «Le due società mi hanno esposto quelle che sono le loro problematiche prima di tutto quella economico-finanziaria – ha dichiarato Manlio Messina all’interno della rassegna stampa su Radio Fantastica – e l’importanza di avere il pubblico non è solo una questione di cuore o passione. Tutto è legato allo sbigliettamento e alla mancanza di abbonamenti che manca quindi sono introiti che vengono meno nelle casse delle società. Con un handicap che abbiamo al Sud, in generale, dove alla mancanza di imprenditori si associano gli scarsi investimenti nello sport». Il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, negli ultimi mesi si trova a stretto contatto con i presidenti di ogni federazione per applicare riforme e decreti che aiutano a sostenere il settore ma soprattutto i tanti lavoratori e le famiglie che ne fanno parte. «Abbiamo già nella prima finanziaria aumentato i contributi al movimento sportivo – conclude – con un aumento di due milioni di euro. Ma tutto questo non basta quindi lavoriamo dal punto di vista economico proporzionalmente all’esigenza di ogni società sportiva. Non sta pagando solo lo sport ma anche lo spettacolo e il turismo non sono da meno».
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