Il Bonus Sicilia doveva essere una boccata d’ossigeno per le imprese del territorio ma per il momento è stato un flop. Il click day rinviato a giovedì otto ottobre a causa di problemi ai sistemi informatici. Dunque bisogna ancora aspettare qualche giorno per l’aiuto a fondo perduto alle microimprese colpite economicamente dal lockdown. La somma messa a disposizione ammonta a ben centoventicinque milioni di euro. Una falsa partenza in parte preventivata dalle organizzazioni di categoria. «Era un flop annunciato dal punto di vista tecnico – ha dichiarato Pietro Agen Presidente di Confcommercio Catania all’interno della rassegna stampa su Radio Fantastica – a parte questo c’è una responsabilità politica di tutti i partiti, un silenzio imbarazzante. Davanti alle proteste che giungevano da Confcommercio, Confindustria, sindacati e artigiani dove noi chiedevamo di rivedere il decreto del click day. Non siamo stati ascoltati da nessuno e il risultato e sotto gli occhi di tutti». Non sono mancate le difficoltà da parte degli imprenditori sin dalla registrazione alla piattaforma. La Regione Siciliana imputa a Tim la responsabilità di non aver gestito tecnicamente le richieste pervenute. «Chi non è in grado di farlo da solo con un computer si dovrà ad affidare a terzi – continua Agen – sappiamo tutti che questi click day poi si risolvono nel giro di pochi secondi. Mitico è stato quello a livello nazionale per i prodotti anti covid che si esaurì in meno di un secondo». Insomma, l’ennesimo ostacolo per il sistema delle imprese? «Il mio consiglio a tutti i siciliani e di provarci – conclude – davanti alla follia umana purtroppo siamo costretti a provarci. Ci proveremo anche noi per conto dei nostri associati ma ripeto era e resta una follia; frutto di uno scarso confronto con le categorie imprenditoriali che mai come questa volta sono state compatte. Purtroppo è mancato un tavolo di confronto».
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