Nelle scuola torna a suonare la campanella. Per molti studenti siciliani inizia il nuovo anno scolastico, diverso da molti altri. L’emozione di rivedere i propri insegnanti o i rispettivi alunni sicuramente ha segnato il primo giorno di scuola. Timori, ansie, protocolli sanitari sono gli elementi che hanno accompagnato in questi mesi gli addetti ai lavori e non solo. Molte famiglie hanno manifestato differenti linee di pensiero: iniziare o meno il nuovo anno scolastico? Alcuni studenti non prenderanno parte al nuovo anno; per evitare possibili contagi studieranno privatamente. «Sarà un anno scolastico con alcune regole fondamentali – ha dichiarato la prof.ssa Maria Raciti preside del liceo Principe Umberto I di Catania all’interno della rassegna stampa su Radio Fantastica – che sono il distanziamento e l’uso della mascherina. Noi ci siamo organizzati, adottando la didattica integrata con le classi suddivise per gruppi che si alterneranno tra loro». I mesi trascorsi in casa con la didattica a distanza hanno permesso a milioni di studenti di completare il piano di studi. Un tema che ha diviso l’opinione pubblica nazionale anche tra le famiglie. Notevoli gli sforzi delle famiglie che cercano di consegnare ai propri figli gioia, speranza e forza d’animo, con tutte le novità del nuovo anno. «Ci saranno due scaglioni di ingresso alle otto e alle nove – continua – con uscite alle ore tredici e alle quattordici. Ci sarà un periodo provvisorio per la stabilizzazione. I ragazzi hanno ricevuto le adeguate comunicazione». Bisogna essere uniti e consapevoli che i casi di contagio possono nascondersi dietro l’angolo. Molte famiglie devono, adesso più che mai, fare la differenza in un momento storico così delicato. «Abbiamo fatto tutto quello che si poteva fare – conclude – certamente in tempi e modalità diverse si poteva fare di più. Ci siamo adattati per quello che si poteva fare all’interno della struttura. I ragazzi devono seguire dei comportamenti adeguati per il rispetto di tutti noi».
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