Poche settimane al via e i riflettori saranno puntati sul prossimo campionato di seria A di calcio a 5. Sarà un inizio diverso da tanti altri con la presenza del pubblico ancora oggetto di valutazioni. Un futuro ancora incerto ma che non impedirà lo svolgimento della stagione 2020/2021. La Meta Catania vuole farsi trovare pronta al suo terzo campionato nella massima serie; l’obiettivo è quello di stupire e affrontare le corazzate Acqua e Sapone, Italservice Pesaro e real Rieti a testa alta. Parecchi cambiamenti in questi mesi per la rosa della squadra, segno di cambiamento e crescita portando sotto la guida del coach Samperi giocatori esperti, vincenti e di un ottimo profilo internazionale. La Meta Catania vuole arrivare davvero in alto perché sognare non costa nulla ma soprattutto cercare di concretizzare e accorciare il gap con le squadre più titolate di calcio a 5. «Abbiamo lavorato tanto per progettare questa stagione – ha dichiarato Enrico Musumeci presidente della Meta Catania all’interno della rassegna stampa su Radio Fantastica – con il Covid19 tutto diventa tutto più complicato. Il nostro campionato inizierà giorno otto ottobre alle 20.45 in diretta su Rai Sport contro la Come Dosson ». Durante la fase dei trasferimenti alcuni intoppi hanno rallentato l’arrivo di giocatori; molti non erano mai stati in Italia e quindi sottoposti a periodi di quarantena e test sierologici. «Il Covid ha creato parecchie difficoltà – continua – anche per l’impiantistica perché aspettiamo le normative dalla federazione definitive per capire la capienza esatta del pubblico. Al momento soltanto duecento persone possono accedere al Palacatania. Abbiamo allestito una squadra molto competitiva». La Meta Catania oggi rappresenta la pagina più alta dello sport siciliano e catanese. Gli sforzi economici da parte della società sono sinonimo di un sogno chiamato scudetto o Coppa Italia. «Noi siamo tutti rossoazzurri – conclude – amiamo Catania e i nostri tifosi. Sentiamo la responsabilità della maglia che vestiamo quindi ci teniamo tanto a rappresentare la nostra città».
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