L’emergenza rifiuti a Palermo potrebbe ritornare. La città si ritrova ancora a fare i conti con le tonnellate di rifiuti da smaltire con un impianto, come quello di Bellolampo, che attende la settima vasca. La RAP, l’azienda che gestisce il recupero e i trattamenti della spazzatura in tutta l’area, ha già fatto i conti con dei casi di positività al Coronavirus. Per cercare di dare una svolta e ripulire le vie sono state coinvolte anche delle ditte esterne. Ad oggi però la vera problematica è lo smaltimento dei rifiuti. «E’ un problema che si è manifestato anche l’anno scorso – ha dichiarato Giuseppe Norata Presidente della RAP all’interno della rassegna stampa su Radio Fantastica – quando a chiusura della sesta vasca ed impossibilitati di usufruire della settima, ci siamo trovati a smaltire presso terzi dietro autorizzazione della Regione i rifiuti prodotti a Palermo». La settima vasca doveva essere pronta e sostituire la sesta già nel 2019. «Il tema dei temi è proprio questo. Io quando ho problemi cerco di risolverli io – continua – quando sono problemi che vanno oltre le mie competenze devono essere gli altri a risolverli. Ho fatto già fin troppo sostituendomi alla Regione nella progettazione esecutiva dell’impianto. Avevo preso un impegno con il presidente della Regione nel novembre del 2019, siamo a novembre del 2020 e ancora non ci sono tracce di chi deve partecipare alla gara». Sotto osservazione anche i dipendenti della RAP che nei mesi appena trascorsi hanno manifestato atteggiamenti poco professionali nei confronti della società rallentando, e non poco, le manovre di lavoro con conseguenti sanzioni disciplinari. «Oggi la Sicilia non ha prospettive impiantistiche – conclude – se non con qualche piccola soluzione per il trattamento per i rifiuti organici. L’alternativa agli inceneritori e ai termovalorizzatori ci sono, secondo me manca la volontà».
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