Il flusso dei migranti e la sicurezza delle frontiere rappresentano una sfida per tutta la comunità dell’Unione Europea. La Sicilia rappresenta la porta dell’Europa per coloro che lasciano la propria terra. Un tema che scuote, e non poco, la sensibilità di tutta la popolazione italiana e agita la politica. Anche alcune realtà private hanno dato spazio all’integrazione e all’accoglienza di chi si appresta a raggiungere il vecchio continente. A migliorare e sostenere la causa del fenomeno migratorio adesso c’è anche il progetto Catania “Capacitybuilding”. «Pensiamo che possa costituire un’occasione importante per migliorare notevolmente la capacità di risposta della città di Catania – ha dichiarato il Coordinatore Progetto Catania Capacitybuilding Domenico Palermo all’interno della rassegna stampa su Radio Fantastica – a questo fenomeno ormai difficile da fermare. Vogliamo investire sulle risorse umane organizzative per rafforzarne la capacità di risposta». Il progetto è stato finanziato dal fondo asilo, puntando al miglioramento della gestione attraverso una programmazione qualificata dei servizi e degli interventi di accoglienza messi in campo dagli Enti pubblici. «L’obiettivo è quello di investire sulle risorse umane – continua – per fare in modo che gli addetti possano essere messi nelle condizioni di poter rispondere al meglio». Altri e non pochi i contributi che vogliono arricchire il progetto per garantire un percorso formativo che coinvolga la pubblica Amministrazione e gli Enti pubblici lasciando un segno positivo in coloro che sbarcano. «Ci sono altri servizi importanti – conclude – come quello di mediazione linguistico-culturale a chiamata attraverso un numero verde dove spesso si trovano difficoltà per la traduzione dei colloqui. Basterà che l’ufficio pubblico chiami il numero e noi metteremo a disposizione dei mediatori non soltanto per la traduzione ma anche per la comprensione delle culture che stanno dietro ad ogni soggetto».
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